1. |
Maat
04:18
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Cerco l'Equilibro
tra l'Ordine e il Caos
nei miei pensieri
donna come dea
Tra le tue mani
Temo la pena
anche dei miei ushabti
in bilico
Schiavi di ogni Dio
Ammit divorami
Tu pesi il mio cuore
ma non mi puoi nascondere
Mi divorerà
Quante piume ti puoi togliere?
Ammit divorami
Sei l'ordine, la comprensione
contro di me, ma non ti posso avere
Nei campi Iaru
desolati, senza di noi
Ora ardi, non sei libera
come credevo e
imperfetta come me
Solo non sarò
Ora ti amo
anche se sei
solo un'idea, invisibile
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2. |
Quello che ha un peso
03:22
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Qual è la natura dell’armonia?
Io la scopro composta da rumore
per lo più
Ma com'è lontana
Non si può vedere
Irraggiungibile
Cosa c'è veramente dentro lei?
Cosa c'è veramente?
Solo quello che ha un peso
Nè sovrastrutture nè volontà
Ciò che serve è soltanto qualche errore
Nonostante sia la giusta soluzione
non sembra possibile
Lasciala scorrere
Dimentico l'idea che ho di me
Io non sono già più me
Accetterò
Solo quello che ha un peso
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3. |
Se ha fame
02:36
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Hai
sempre subito la pressione
Gli sforzi mutano in paranoie
Prestazioni dolorose
E ti manca ti manca l'aria
Un peso ti schiaccia l'anima
Se ha fame
perderai ciò che sei
Padrona mia naturalezza
possiedimi e
spezza il ghiaccio intorno alle mie dita
anche se la mente non c’è
Ho paura di svanire
Sei tu che mi rubi l'aria
Sei tu che mi strozzi l'anima
Se ha fame
perderai ciò che sei
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4. |
Apophis
01:47
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Non è reale
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5. |
Pezzi di ossa
03:05
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Chi si è perduto nella terra dei casi
Lì è tutto fragile, pieno di nuvole
Chi si è sentito uno di quegli strani
pezzi di ossa che mangiano i cani
Chi si è dissolto
Nel falso capovolto
Perso il confine tra colore e corpo
Ritagliami prima che io sia morto
Chi si è trovato nella terra del fato
Lì è tutto rigido, caldo desertico
Chi si è sentito uno di quei normali
pezzi di ossa che mangiano i cani
Chi si è dissolto
Nel falso capovolto
Perso il confine tra ragione e torto
Amami prima che sia risorto
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6. |
Illuminami
03:47
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Mi spaventa il buio
se non sei qui,
ma adesso è confortevole,
calmami
Luce ora sei
Non avrò
bisogno di altro
mai
Di quello che non so di me
sei ispirazione
Riesco a sentirmi in ordine
parlando con te
La sola luce sei
che ora può
trafiggere il buio
Da te mi basta quello che
mi vuoi dare
Se quel che voglio darti io
può bastare a te
Ancora luce sei
Correrò
Sei il sole ma se brucerai
ti raffredderò
Il gelo sarà utile
Non ti perderò
Di nuovo luce sei
Splenderò
Illuminami
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7. |
Il giardino dei Tarocchi
03:36
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Voglio
un mio mondo dove
Forme e colori si fondono
Riflessi di specchi vivono
Per trovare vera pace
nella mia Imperatrice
via dalle folle
Disegnerò
col tratto dell'inconscio
e la mia Papessa
guiderà la mia Scelta
Proprio come l'Impiccato
vedrò il mondo al contrario
e sarò il mio Mago
Un luogo come
lo specchio di me
La verità non pesa più
Qui è tutto immaginato
Vedi la mia vita è in pezzi
amala come un mosaico di vetri
L'integrità qui non c'è più
Qui è tutto frantumato
Vedi la mia psiche è in pezzi
amala come un mosaico di vetri
Un luogo come
lo specchio di me
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8. |
Amnesia
04:35
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Nulla si può risolvere
Tutto si può dimenticare
Il nulla è nero,
ma il tutto è limpido
A volte mi fai questo effetto
e non è sbagliato
Mostra agli altri gli occhi giusti
con cui guardare
Ti seguirò nei sogni nostri
se la realtà è indelebile
A volte mi fai questo effetto
e non è sbagliato
Mi tuffo nella tua amnesia e
scomparirò
Mi tuffo nella tua amnesia e
non tornerò
Non ci sarà mai più
un senso da cercare
Non ci sarà mai più
quell'inferno
Non voglio essere sveglio
Non voglio questo colpo
Non voglio più cadere
per chilometri
Mi tuffo nella tua amnesia
scomparirò in noi
Mi tuffo nella tua amnesia
credo sarà vero
e lo è
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9. |
Sole e limo
02:50
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Dove sono?
Perdo me stesso
Senza appigli
e senza argini
La mia mente esonderà
Ora fuggo,
ma tutto intorno
è un fondale di limo
su cui m’incollo, ma
la mia mente esonderà
Sprofonderà
Sguardo al sole
senza bruciarmi
Sguardo dolce
Forse sono in tempo
per ritrarre la mano
Il buio arriva lento
Le mie gambe nel fango
Ma la mia mente esonderà
Il corpo s'incollerà
Il mio sguardo brucerà
Si annienterà
Non sopravviverò
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10. |
Lago
04:40
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Sommerso
Sono sommerso
in una massa interminabile d’acqua
E li sto, sereno,
cullato dalla corrente
E li sto, eterno,
in fondo al lago
Ciò che bramo
la spensieratezza dei luoghi
e la libertà di percorrerli
Basta
Sono torturato
da questo unico e misero cielo
È la finestra di una prigione
la mia
Cerco rifugio
da sasso
nel lago
illuso
Non avere paura
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zagara Turin, Italy
zagara è un fiore a tre petali, nato in ambiente ostile, urticante; di una bellezza fragile e letale.
In costante
crescita e mutamento, affonda le radici nella roccia per elevarsi il più in alto possibile, alla ricerca di raggi di luce e piogge di altri territori.
Al viaggiatore di passaggio è sempre offerto uno sguardo all’interno, senza pretese. L’unico scopo è la reciproca contaminazione
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